Palermo necessita
di un urgente e radicale cambiamento per quanto riguarda la sua fisicità,
i suoi spazi, sia per affrancarsi da una non più tollerabile assenza
di standard minimi di qualità (mancanza di strutture e servizi,
spazi adeguati, brutto, abbandono, assenza di forma, identità,
contemporaneità,...) che per riassumersi il ruolo di città
esempio di abitare positivo per l'uomo.
Il cambiamento investe e richiede l'azione di tutti: cittadini, amministratori,
addetti ai lavori (gli architetti soprattutto).
vedi
Comitato di cittadini per il bene
collettivo
articoli pubblicati
su La Repubblica Palermo:
“Salviamo
il territorio Siciliano” del 27 maggio 2006
“Perché Palermo rifiuta la qualità” del 9 marzo
2007
“Palermo non è una città contemporanea
”del 5 aprile 2007
"Architetti
date bellezza alla città" del 1 maggio 2007
"Il
brutto cittadino fabbrica di disagio" del 7 giugno 2007
"Palermo
o il malessere dell'abitare" del 28 luglio 2007
"L'estetica
di Palermo" del 26 ottobre 2007
"Ridisegnare
la città antica nel segno della qualità" del 20 novembre
2007
"Il
brutto sostenibile che distrugge Palermo" del 19 dicembre 2007
"Porte
aperte ai cittadini sul futuro dell'urbanistica" del 17 gennaio 2008
"I
comitati dei cittadini cambiano il volto di Palermo" del 24 maggio
2008
"La
rivoluzione del bello partendo dai cittadini" del 6 luglio 2008
"Il
posteggio sbagliato paradigma della città" del 18 novembre
2008
"Rifondare
Palermo in chiave ecologica" del 14 marzo 2009
“Il
culto della casa nella città che si abituata al brutto” del
4 aprile 2009
“Fermiamo
il piano casa in nome della bellezza” del 8 maggio 2009
"Cosa
fare per rendere Palermo più vivibile" del 11 maggio 2012
f.a.
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